Alla fine e’ un gioco, un pallone

Ferdinando Armeni è il Presidente dello Sporting club di calcio a 5 femminile di Locri, oggi al centro di un caso diventato Nazionale. Dal 7 al 23 Dicembre ha ricevuto 4 biglietti anonimi che lo “invitavano” a chiudere l’attività sportiva delle ragazze.

La solidarietà e gli appelli in suo favore, della squadra e dello Sport in particolare non si sono fatti attendere. Da Carlo Tavecchio, il numero una della Federazione calcio, che parla di vergogna e dell’intenzione di portare la Nazionale femminile a 5 a Locri, al Presidente del Coni Giovanni Malagò: «Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo. Lo sport italiano è al fianco della società e delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti».

Ed infine il Prefetto di Locri Claudio Sammartino che dopo aver riunito il comitato per la sicurezza pubblica, ha disposto adeguate misure di sicurezza ad iniziare dal servizio scorta per tutti i dirigenti della società.

Lo Sporting club di calcio a 5 femminile di Locri attualmente è in liquidazione e qualcuno ha voluto dare un’interpretazione speculativa della vicenda. Noi piuttosto che interpretare, abbiamo preferito sentire direttamente il Presidente.

“Dal 7 al 23 dicembre ho ricevuto quattro biglietti anonimi e l’ultimo è stato abbastanza pesante e forte, perché ancora una volta mi si chiedeva di chiudere lo Sporting Locri e un’allusione a mia figlia che ha 3 anni e mezzo…e questo ha mandato tutto in Tilt.”

Come mai si è colpito il settore sportivo?

Effettivamente è molto strano, ma non abbiamo un nemico da combattere. Bisogna capire chi può essere stato, chi può veramente avere tanta voglia di fare chiudere lo Sporting, a chi veramente diamo fastidio.

Potrebbe essere stato qualche ragazzo geloso delle ragazze o qualcuno che ha interesse a non avere pubblicità in zona?

Può essere tutto, anche questo, perché certe persone dementi le trovi anche in questa zona ma quando poi toccano il terreno della sfera familiare nascono i dubbi. E se poi succede veramente, che facciamo?

Devo riconoscere che mi sono stati tutti vicini, la Provincia, la Regione, la Lega calcio, il Prefetto che ha disposto la scorta per i dirigenti.

Dopo tutto questo, la sua reale volontà qual è?

“ La volontà reale e che non possiamo operare, non c’è serenità. Non c’è più serenità e quindi non essendoci quella…stiamo parlando di Locri, di un pallone, di un “giocherello”, rispetto alle altre mie attività lavorative…e comunque io devo portare il pane a casa.”

Come l’hanno presa le ragazze?

Le ragazze sono molto affrante, sono giù, anche perché stavano facendo un bel campionato. Siamo in classifica e a un passo dalla prima, questo è un aspetto che ci piace. Però dall’altra parte abbiamo delle “dubbie”, delle dubbie su cui non abbiamo molte certezze…se mi “mischiano” mia figlia…vuol dire che mi ha visto, che mi conosce. Tu mi conosci ed io non posso vivere con questo problema, col piccio, col patema d’animo che possa succedere qualcosa. Questo per me…e poi nel mio lavoro gestisco 60 persone.

La responsabilità è grossa e poi in fin dei conti stiamo parlando di un pallone, di un gioco. Alla fine è un gioco e lo Sporting che dà fastidio a qualcuno.

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