“Barcellona può rinascere: ora tocca a noi”. Questo lo slogan pennellato su lenzuola bianche collocate in diversi luoghi determinanti di Barcellona Pozzo di Gotto a partire dalle 22.30 di ieri 30 giugno 2011. Un segnale tangibile e inequivocabile che è stato situato a ridosso di chiese, scuole, piazze e del Tribunale della città del Longano. Il Comitato spontaneo, che ha organizzato l’iniziativa, è sostenuto dall’Oratorio Salesiano ed è composto da liberi cittadini e associazioni territoriali tra cui l’Associazione antiracket “Liberti tutti”, il Movimento “Città Aperta”, il Circolo “Arci Città Futura”, l’Associazione Smasher e diverse altre.
L’utilizzo nello slogan del verbo presente sembra voler sottolineare, semmai ce ne fosse bisogno, l’assoluta consapevolezza che non é più possibile indugiare: Barcellona deve riappropriarsi della sua storia e della sua libertà dal regime mafioso.
Dopo l’ultima inchiesta antimafia che la magistratura ha svolto sul territorio barcellonese, dopo gli ultimi avvisi di garanzia e gli ultimi arresti, la società civile ha capito che le istituzioni della legalità e le forze dell’ordine hanno una missione ben precisa e chiedono aiuto e sostegno. La risposta non si è fatta attendere: manifestare, combattere, andare contro a quel sistema di disvalori al quale molti cittadini sembrano rassegnati, provare a promuovere gesti di legalità nella quotidianità. La società civile sembra voler puntualizzare, come ha già fatto in recenti circostanze, che è ben cosciente che è tempo di scegliere da che parte stare, è tempo di fare comunità affinché ci si liberi di un cappio che stringe in una morsa feroce l’economica e la società tutta del territorio di Barcellona Pozzo di Gotto. Un invito, inoltre, viene fatto a tutti i cittadini: esporre un lenzuola bianco, con lo stesso messaggio. La comunità può, se lo vuole, far sorgere un nuovo sistema di valori. Insieme si può…
di Carmen Fasolo