Hanno dovuto scrivere una lettera i circa i 300 artisti di Messina, in rappresentanza del Teatro, delle Arti visive e della Musica, per poter farsi sentire nella paludose stanze del Consiglio Comunale e dichiarare che “bene comune” vuol dire bene di tutti. Hanno dovuto fare una conferenza stampa per chiedere di essere ascoltati dal Consiglio Comunale di Messina che, pur rappresentando tutta la città e davanti a un regolamento che dovrebbe dettare le norme per un uso comune degli spazi pubblici di Messina, preferisce porre una pregiudiziale politica e di parte tale da impedire la discussione e l’approvazione stessa del Regolamento per l’uso condiviso dei Beni Comuni. Come se la Primavera di Vivaldi suonata alla passeggiata a mare o un giocoliere in piazza del popolo in mezzo al mercato domenicale, non possano meritare l’applauso e il bene stare del Consiglio Comunale di Messina perché sono di “parte”.
Allegata trovate la lettera degli artisti e di seguito il comunicato stampa della conferenza di oggi.
Stamane, presso l’Aula Commissioni di Palazzo Zanca, si è svolta una conferenza stampa nel corso della quale l’Unione degli artisti messinesi ha anticipato ai giornalisti le motivazioni di una richiesta di audizione avanzata alla Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i Consiglieri.
L’Unione, che rappresenta al momento un novero di oltre 300 firme in costante aggiornamento, considerando l’approvazione del Regolamento per l’uso condiviso dei Beni Comuni un importante momento storico, di cui gli amministratori sono oggi protagonisti, ha chiesto di poter partecipare ai lavori del prossimo Consiglio Comunale nel quale verrà̀ discusso il regolamento. In quell’occasione un loro rappresentante darà lettura di una messaggio condiviso e sottoscritto (in allegato al comunicato), mentre il resto degli artisti assisterà̀ ai lavori dal loggione dell’Aula Consiliare.
Gli artisti, senza appartenenze politiche, da anni chiedono la possibilità̀ di utilizzare spazi urbani comunali in disuso, di poter prendersene cura, in uno scambio regolamentato che possa recare vantaggi all’Amministrazione e alla comunità̀.
“Siamo determinati, ma nel rispetto delle regole democratiche – hanno spiegato stamane in conferenza – Il Teatro, le Arti visive, la Musica non sono mai fini a se stesse, sono tutte possibilità̀ di espressione, di socialità̀ e di condivisione, di crescita del senso civico e di identità e il mondo artistico-culturale messinese ha oggi il sacrosanto diritto di agire in luoghi in cui coltivare la Bellezza e il Futuro. Senza spazi coordinati in un progetto di politica culturale serio e concreto – hanno proseguito – non c’è reale opportunità̀ di crescita. Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito a quel processo di desertificazione che ha portato alla chiusura di cinema e teatri e abbiamo assistito alla rapida conversione di molti spazi destinati alla cultura in supermercati, pub e discoteche. Siamo fiduciosi che tutti i consiglieri vogliano rendersi protagonisti di un importante gesto d’amore nei confronti della città”.