Ha suscitato interesse e una buona affluenza di pubblico la prima edizione della rassegna cinematografica “Corto Stretto”, svoltasi lo scorso venerdì 19 dicembre presso il Monte di Pietà di Messina. L’iniziativa, organizzata dalla Messina Film Commission con il patrocinio del Comune di Messina e del Dipartimento di Scienze Cognitive della Formazione e degli Studi Culturali dell’Università di Messina, si è avvalsa della collaborazione di “Corto di Sera”, rassegna di cortometraggi indipendenti promossa dalla Pro Loco “Giovannello da Itala”, oltre che del giornalista e critico cinematografico Marco Olivieri.
Il programma ha previsto la divisione dei lavori in due sezioni: “Isole”, dedicata ai documentari girati e realizzati prevalentemente sul territorio messinese, ha proposto la visione in anteprima nazionale de “L’ultimo giorno”, del regista Alberto Bougleux, prodotto dal Museo del Cinema di Stromboli e realizzato grazie alle collaborazioni di Messina Film Commission, ZaLab e l’Istituto Scolastico Lipari 1, con produttore aggiunto Christof Bosch e con il patrocinio di MCE – Movimento di Cooperazione Educativa. Il documentario, ambientato nella scuola di Alicudi -la più piccola scuola d’Italia- mostra la vita di Teresa, giovane e creativa insegnante “di frontiera” e dei suoi tre alunni, gli ultimi rimasti a popolare la scuola della piccola isola delle Eolie. La sezione “Isole” ha inoltre consentito la visione di un estratto di dieci minuti de “U Ferru/ The Harpoon”, documentario di Marco Leopardi sulla caccia del pesce spada nello Stretto di Messina, prodotto da Diego D’Innocenzo in collaborazione con la Sicilia Film Commission. Gli altri lavori della sezione sono stati: “What i’ve to do to make you love me” di Nunzio Gringeri e Giovanni Totaro e un’anteprima del documentario dello stesso Nunzio Gringeri sullo Stretto di Messina dal titolo “La città che non si guarda”, saggio-diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia – sezione documentari di Palermo. La sezione “A/R” invece, dedicata ai corti d’autore e ai video musicali realizzati principalmente da giovani registi messinesi, ha presentato “L’estate che non viene”, corto proiettato in concorso durante la 67º edizione del Festival di Cannes; “Beni invisibili: Villa De Pasquale” di Alessandro Turchi – spot contest della Fondazione Telecom; “Codici” dello stesso Alessandro Turchi in collaborazione con Fabio Cacia; “Job” dello stesso Fabio Cacia; “The Elephant” di Danilo Currò, realizzato in collaborazione con Messina Film Commission; “Lasciare un segno” di Daniele Grasso; “Disoccupato” scritto da Alba Caliò , diretto da Antonio Emanuele in collaborazione con Davide Cuscunà e interpretato da Fulvio Emanuele; “Spengo il televisore”, videoclip musicale di Orazio Sturniolo con Mimì Sterrantino. La sezione ha inoltre ospitato la proiezione di un frammento del documentario su Messina girato dal programma televisivo giapponese “Runaway Trip”.
La rassegna ha previsto anche altre due sezioni: una dedicata alle produzioni nazionali ed internazionali premiate nelle edizioni estive ed invernali della rassegna “Corto di Sera” e una riguardante progetto “Formazione”, dedicato ai lavori realizzati durante alcuni laboratori audiovisivi universitari o promossi da enti ed associazioni. In quest’ultima sezione è stato proiettato il mediometraggio dal titolo “Bad”, prodotto dal Centro Interdipartimentale di Studi sulle Arti Performative dell’Università di Messina e dal Liceo Scientifico “Seguenza”.
La proiezione è stata preceduta da un intervento del coordinatore del progetto, il regista messinese Fabio Schifilliti. La prima edizione di “Corto Stretto” ha dato modo a Messina Film Commission – ente che da un anno a questa parte ha l’obiettivo di promuovere ed attirare le produzioni cinematografiche sul nostro territorio – di riscoprire, grazie all’ “occhio” del mezzo cinematografico, la bellezza della nostra terra e di conoscere meglio le interessanti potenzialità dei giovani artisti messinesi.
Stefano Cattafi