Dopo Le Mille: Gerty Radnitz Cori

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In segno di riconoscenza per aver messo a disposizione dell’umanità

il suo tempo,

la sua scintilla di genialità scientifica,

e il suo amore per la conoscenza.

Prima donna al mondo, nel 1947, Gerty vince il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina.

Scopre, in collaborazione con il marito, Carl Cori, anch’egli medico, che esiste un rapporto strettissimo tra muscoli e fegato, che collaborano, in un ciclo, che prese appunto il nome di “Ciclo di Cori”, per la riconversione dell’acido lattico in glucosio.

A sedici anni Gerty desiderava diventare medico.

La famiglia la sostenne in tal senso, anche se Gerty viveva in un periodo difficile della storia, ancor più difficile per le donne, che le procurò molte delusioni ma non spense mai il suo desiderio di conoscenza.

Nacque a Praga, nel 1896, da una famiglia ebrea. La madre, Martha, era una donna di grande cultura, amica di Franz Kafka. Il padre, Otto, era un chimico ingegnoso, che studiò un metodo efficace per raffinare lo zucchero: questa intuizione gli permise di diventare il proprietario di una grande fabbrica di zucchero.

A diciotto anni superò la prova di ammissione al corso di laurea in Medicina, a Praga.

Studiava con una passione travolgente e durante il corso di studi, conobbe Carl, uomo brillante e ironico, che sarebbe diventato suo compagno di vita nonché di studi e di ricerca.

Una volta conseguita la laurea, Gerty e Carl si sposarono e si trasferirono in Austria, a Vienna.

La vita si fece molto difficile quando, subito dopo la Prima Guerra mondiale, per mancanza di viveri, Gerty si ammalò di xeroftalmia, malattia che colpisce gli occhi, dovuta alla mancanza di vitamina A. Inoltre, il diffondersi di un sempre più aggressivo sentimento antisemita, spinse i coniugi ad emigrare negli Stati Uniti (Gerty sei mesi dopo Carl, viste le difficoltà ad ottenere un incarico lì), dove avrebbero lavorato come ricercatori.

La vita in America fu molto difficile per i coniugi poiché molte università rifiutavano di concedere spazi lavorativi a Gerty, mentre accoglievano Carl. Durante un colloquio lavorativo, venne detto a Gerty che era considerato “non-americano” per una coppia sposata lavorare insieme, avrebbe compromesso la carriera di Carl. Pur scoraggiati, Gerty e Carl non si separarono mai e continuarono a collaborare e a confrontare i loro studi.

Gerty e Carl dimostrarono che, se sottoposti a uno sforzo eccessivo, i muscoli demoliscono glucosio per produrre energia, ma nel farlo, vista la scarsa affluenza di ossigeno al tessuto, producono una sostanza, l’acido lattico, che è causa di un irrigidimento doloroso del muscolo stesso. Attraverso il circolo sanguigno, però, l’organismo fa confluire l’acido lattico, prodotto dal muscolo, al fegato che è in grado di riconvertirlo in glucosio.

Nel 1929, Gerty e Carl proposero la teoria del Ciclo di Cori, che più tardi sarebbe valso loro il Premio Nobel.

Da quel momento in poi Gerty e Carl ricevettero numerosi riconoscimenti e premi, che non saziarono mai, anzi nutrirono sempre più, il loro amore per lo studio e la ricerca, che non hanno mai interrotto.

Insieme continuarono il loro lavoro in laboratorio, scoprendo l’esistenza di un enzima, che prese il nome di enzima di Cori.

Gerty venne anche nominata dal Presidente Truman membro della National Science Foundation.

Nel 2004 le sue ricerche sul metabolismo degli zuccheri sono state riconosciute dall’American Chemical Society pietra miliare nella Storia Nazionale della Chimica.

Oggi, esistono sulla Luna e su Venere due crateri, chiamati “Crateri di Cori” in suo onore.

È possibile leggere il nome di Carl e Gerty Cori in una delle stelle della St. Luois Walk of Fame.

Nell’Aprile del 2008, gli Stati Uniti onorano Gerty mandando in stampa un francobollo, distribuito in tutta l’America: riportava la formula chimica del glucosio-1-fosfato, studiato da Gerty.

La descrizione del francobollo americano dava evidenza al suo contributo al trattamento delle malattie metaboliche, come il diabete.

Gli Stati Uniti e l’umanità sono riconoscenti a Gerty: la sua storia e il suo nome riecheggiano tra la Terra, le stelle e la Luna.

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