C’è una Sicilia che Resiste e che ogni giorno fa Memoria Attiva contrastando le mafie e le scelte politiche che favoriscono le mafie; scelte di un potere che dal ’43 ha deciso che questa Isola deve essere di “altri”.
Ci sono dei siciliani che non vengono chiamati ai convegni dove si parla, parla, parla, di mafia, borghesia mafiosa, di trattative… Questi siciliani sono ad esempio i ragazzi di Niscemi che con orgoglio hanno saputo difendere il diritto alla Vita e all’autodeterminazione con i loro corpi. Sono i ragazzi del presidio NO MUOS di Niscemi. Di loro poco si parla… perché chi lotta contro le mafie militari, contro le istituzioni che barattano gli “interessi” dei signori della guerra, non merita riflettori.
Per noi la lotta alla mafia è analisi, studio, verifica e coerenza. La lotta alla mafia non è stare dietro ad un tavolo per dire ad un pubblico (che è sempre lo stesso) quanto siamo bravi e quanto siamo belli (un festival del narcisismo); per noi lotta alla mafia significa stare ACCANTO e CON chi lotta ogni giorno per i diritti. Tutti i diritti.
L’Antimafia ha spesso esportato una idea della lotta troppo settaria limitando il ragionamento alle “coppole” senza toccare mai i flussi dei condizionamenti mafiosi. Si fanno statistiche, si creano percentuali ma si omettono sempre i nomi.
La lotta contro il MUOS è una lotta antimafiosa, antimilitarista, per la vita e per l’autodeterminazione di un territorio. Il nostro nemico non si chiama Totò Riina ma Marina Militare degli Stati Uniti D’America.
Sbaglia chi non coglie l’opportunità di ESSERCI.
L’educazione alla legalità deve trasformarsi in educazione alla GIUSTIZIA perché bisogna spiegare ai ragazzi che non tutto ciò che è legale è giusto ma che bisogna usare strumenti pacifici e legali per opporsi a chi, abusando del proprio potere, ritiene di fare leggi modellate sulle esigenze dei poteri forti.
Alle famiglie chiediamo di portare i propri figli a Niscemi, al campo NO MUOS, perché in quel campo si respira quello che Paolo Borsellino definiva il “Fresco Profumo di Libertà che si oppone al puzzo del compromesso”… Ai docenti chiediamo di organizzare gite a Niscemi per far vedere ai propri studenti l’arroganza del potere e la complicità delle politiche locali, regionali e nazionali.
A chi usa la musica come strumento di diffusione delle idee chiediamo di unirsi alle note che nella notte si sentono dalle tende del campo NO MUOS.
Ci sono dei ragazzi a Niscemi che hanno deciso di non delegare e di non chinare la testa.
A loro deve andare il nostro GRAZIE. Ma non un GRAZIE con le parole ma un GRAZIE dei fatti. Un GRAZIE consapevole. Dipende da noi fare in modo che i ruscelli diventino fiumi. Dipende da noi pulire il letto del fiume dall’immondizia di una politica che sporca e offende i diritti.
Non ESSERCI, RASSEGNARSI, cercare alibi alla propria vigliaccheria e alla propria ignavia NON ASSOLVE. Ci sono reati codificati dal codice penale e civile. Non esiste il reato di favoreggiamento per ignavia e per indifferenza. Non ci sarà nessun tribunale che emetterà una sentenza di condanna… Ma ci saranno le coscienze attive, quelle sveglie che sapranno individuare i colpevoli, i complici di chi uccide con le onde elettromagnetiche e non con la P38. Nessuna commissione definirà Vittima di mafia chi muore di leucemia per un “interesse” internazionale. Nessuna commissione riconoscerà Vittima di mafia un bambino a cui è stato negato il diritto di nascere non deformato. Nessuna commissione risarcirà quei bambini che a soli 4 anni a Niscemi soffrono già di depressione.
Per lottare contro tutto questo ci vuole coraggio e bisogna studiare.
Per noi Antimafia non è stare dietro ad un microfono ad autocelebrarci ma stare accanto a “Davide” per sconfiggere “Golia”. La storia dice che si può fare. I ragazzi di Niscemi fanno memoria di Peppino Impastato, di Pippo Fava, di Pio La Torre, di Placido Rizzotto, di Danilo Dolci attraverso le loro azioni. Le commemorazioni senza la Memoria Attiva sono solo retorica. Una Antimafia che non sa studiare e che “distingue” per opportunità politica le lotte in cui spendersi e pronunciarsi non è credibile.
Grazie ragazzi di Niscemi, grazie al campo NO MUOS di contrada ULMO.
Niscemesi… alzate la testa.
Siciliani… non deleghiamo più a politici che da anni vendono i sogni dei nostri figli, dei nostri ragazzi.
Uccidere i sogni è un reato non riconosciuto dai codici… ma è una colpa che dobbiamo sentire sulla nostra pelle, che non ci deve far dormire la notte. Uccidere i sogni è da criminali.
Noi consociamo i nomi di chi ha ucciso i sogni dei siciliani. Li conosciamo! Sono quei nomi che da anni si presentano alle elezioni (in tutti gli schieramenti) promettendo e esibendo una antimafiosità di rito.
Tocca a noi tutti dare un segnale alla politica partitica che ha ucciso i sogni e che continua ad ucciderli.