Ignazio Cutro’; Lettera 2013

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Oggi mi rivolgo a tutti i siciliani: cosi voglio iniziare il 2013;

secondo il mio punto di vista ci sono tre tipi di vigliacchi:

1) C’è chi dice di avere paura e non denuncia; (La paura l’ho vissuta sulla mia pelle, è la prima essenza della lotta, la paura arriva direttamente al cuore e da li parte il coraggio per non piegarsi, per lottare e per resistere).

2) Ci sono quelli che stanno a guardare e che aspettano che gli altri facciano tutto al posto loro, vedono e sono ciechi, sentono e dicono d’esser sordi, non gridano forte che i mafiosi sono solo quattro pezzi di merda perché dicono che sono muti; (In pratica gli piace come si dice dalle nostri parti, “stare narrè lu pitrune”, rimanere dietro il masso a guardare mentre gli altri lottano per loro).

3) Poi c è la categoria dei vigliacchi con lo status: quelli che per convenienza convivono con la mafia, sanno cosa fanno, pagano e li proteggono; (Questi sono peggio dei mafiosi, sono uguali ma vogliono apparire come vittime o addirittura come persone perbene, e francamente a loro gli dico una cosa: “siete ancora in tempo a denunciare i vostri soci, ma non per voi ma per i vostri figli”).

Si parla tanto di antimafia, tante promesse da marinaio; i politici, e spero non tutti, ne fanno bandiera nei loro programmi elettorali, ma ci vogliono le concretezze e non le parole, le leggi, gli aiuti per chi denuncia e poi perde tutto, e poi cari cittadini ricordatevi che lo Stato siamo noi, si siamo noi gente comune, la denuncia non si fa per coraggio ma per dignità e per garantire un futuro migliore per i nostri figli. In culo alla mafia.

Ignazio Cutrò – Testimone di Giustizia

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