Il book sharing a Messina avrà una nuova casa

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«Una sola regola: se prendi un libro, lasciane un altro». Il progetto Book sharing  prova a ripartire a Messina dopo il tentativo dei mesi scorsi. Una esile libreria rossa al centro della “chiacchieratissima” isola pedonale nel cuore della città, depredata e fatta a pezzi dagli agenti atmosferici. Eppure i giovani promotori dell’iniziativa hanno risposto con caparbietà alle difficoltà incontrate ed anche a quel pizzico di ignoranza che non si fa mai attendere. Così nel primo mese di sperimentazione per ogni libro “sottratto”, ne sono stati donati due nuovi. Ed oggi sono pronti ad inaugurare una nuova libreria, più grande e più solida della precedente. Grazie ai laboratori di eco-design CreAb, Revision e Archigiani ed al contributo di alcuni commercianti, il punto di book sharing avrà una casetta su cui contare. La struttura entrerà a far parte del patrimonio mobiliare del Comune di Messina e verrà installata nello stesso punto della precedente.

Più spazio, più mensole e quindi anche più libri. Anche questa iniziativa, ideata e realizzata esclusivamente da parte di privati cittadini, si va ad aggiungere ad altri analoghi tentativi di diffondere la cultura della lettura. Come i progetti rivolti ai più piccoli, con l’ampliamento della sezione dedicata ai bambini all’interno della Biblioteca Comunale ed il Bibliobus, iniziativa itinerante per avvicinare – anche in senso fisico – i ragazzi delle periferie cittadine ai libri.

Una pratica che altrove non fa più notizia, ma che come tutte le mode giunge in ritardo in riva allo Stretto.  

«Non abbiamo avuto delle aspettative ben precise – ci spiega Paolo Pino, uno dei promotori della libreria condivisa -, ma è chiaro che la nostra speranza sia quella che tutti possano imparare a convivere con una iniziativa del genere e che la libreria condivisa diventi un vero e proprio elemento di arredo urbano».

Il book sharing non aiuterà il riequilibrio finanziario delle casse comunali, non creerà la multiservizi e non arresterà l’esodo dei giovani messinesi – o delle loro speranze -. Ma ancor più della diffusione della cultura della lettura, sarà importante il gesto di poggiare un proprio libro su quelle mensole. Un gesto di generosità e di fiducia nel prossimo. Sperando sia “contagioso” anche in altri campi.

Alba Marino

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