IL COLLETTIVO PINELLI OCCUPA LA SCUOLA FOSCOLO

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A quasi un anno dallo sgombero della ex Casa del Portuale, a proseguire il percorso intrapreso con l’occupazione del Teatro in Fiera del Dicembre 2012, nella mattina del 2 gennaio il Collettivo Teatro Pinelli dichiara occupata la scuola “Ugo Foscolo” di via Palermo proponendo attraverso un comunicato stampa l’attivazione del progetto che prevede la messa in uso di materiali e dispositivi volti alla creazione di una biblioteca di quartiere con sala da the, sala multimediale e video, a cui seguirà l’allestimento di uno spazio adibito alla nascita della  palestra popolare autogestita.

Il plesso in oggetto perse la sua funzionalità scolastica nel 2012, durante  l’anno seguente le proposte di attività ludiche e culturali che coinvolsero buona parte degli abitanti della zona  determinarono l’entità di luogo di aggregazione del quartiere. Gli stessi residenti oggi sembrano, in relazione ai primissimi riscontri, consensienti ed entusiasti della iniziativa proposta dai pinelliani.

All’interno di un quartiere difficile e fomentato dall’abbandono da parte delle amministrazioni e dal disinteresse pubblico, riprende vita lo spazio ormai in disuso da quasi due anni attraverso la pratica dell’autogestione. Il progetto culturale – dichiarano i pinelliani – è quello di trasformare la percezione collettiva dischiudendo la possibilità di un utilizzo comune dei beni, in questo caso di un plesso in disuso, tramutandolo nell’opportunità/concessione di uno spazio condivisibile e usufruibile.

La scommessa, finalizzata alla riscoperta della dimensione comunitaria alla condivisione e all’implemento dell’attività culturale, viene impreziosita dalla vicinanza al parco Aldo Moro, luogo facente parte dell’ampio progetto di rivalutazione degli spazi pubblici tramite le iniziative di Z.T.L . (zone temporaneamente liberate) degli attivisti.

“Perché ci sia per tutti la possibilità di accesso libero e popolare non solo ai saperi ma anche ad attività sportive che siano fonte di aggregazione sana” motivano, “Questa nuova iniziativa politico-culturale vuole tentare di scuotere l’equilibrio stagnante dei poteri cittadini, indicando una prassi che possa sperimentare delle forme alternative di vita, di produzione e di lavoro”.

Per discutere della restituzione dello spazio in questione e dell’imminente prossimo utilizzo si terrà un assemblea popolare nel pomeriggio di domani, 3 gennaio, alle ore 17 presso l’auditorium della scuola.

Giovanna Romano

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