Il killer dei due Poliziotti a Trieste è andato in
escandescenze nel carcere dove è rinchiuso e ha ferito un Agente della Polizia
Penitenziaria. Alejandro Stephan Meran, il 29enne di origini dominicane già
agli arresti con l’accusa di aver ucciso gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo
Demenego nella sparatoria dello scorso 4 ottobre, ha seminato nuovamente il
panico con una nuova aggressione.
Dopo aver chiesto di potersi lavare ed essere uscito dalla
cella dirigendosi verso la doccia, Alejandro è tornato indietro urlando
“voglio uscire”. Poi la sua rabbia si è trasformata in una reazione
violenta e di forza. Prima l’uomo ha trascinato la lavatrice del reparto,
cercando di scagliarla contro gli agenti della penitenziaria, per poi
rincorrerli brandendo due bastoni di legno, ricavati rompendo una scopa.
“Non vi avvicinate o vi colpisco”. Una volta indossati scudi, caschi e manganelli, i Poliziotti penitenziari, con l’aiuto di un agente che conosceva la lingua spagnola, ha avviato una prima trattativa con l’uomo per farlo desistere. Una volta fatto confluire nelle docce, il dominicano è stato bloccato con l’uso di idranti per una ventina di secondi. Due Poliziotti comunque sono stati feriti in maniera non grave, ma uno di loro è finito al Pronto Soccorso con una prognosi di quindici giorni.
Passati cinquanta minuti dall’inizio dell’aggressione, Alejandro è stato definitivamente bloccato e riportato in cella per poi essere controllato dai sanitari. Secondo il medico che lo ha visitato subito dopo in carcere, Meran sarebbe apparso vigile, lucido e senza apparenti ferite o contusioni.
L’intervento dei poliziotti è stato documentato con immagini video.