Messina e UE unite dal simbolismo. La bandiera europea richiama lo Stellario della Madonna della Lettera?

“Sullo sfondo blu del cielo, una corona di dodici stelle dorate rappresenta l’unione dei popoli europei. Il numero delle stelle, invariabile, è simbolo di perfezione e unità.”
Il 1° giugno 1955 a Messina, nel Salone di rappresentanza del Palazzo Municipale, l’allora Ministro degli Affari Esteri, Gaetano Martino, apriva i lavori della Conferenza dei ministri degli Esteri della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA).
Fu lui a convocare gli altri cinque ministri, Jan Willem Beyen (Olanda), Antoine Pinay (Francia), Joseph Bech (Lussemburgo), Walter Hallstein (Repubblica Federale Tedesca) e Paul-Henri Spaak (Belgio), per una tre giorni che si sarebbe conclusa proprio il 3 giugno, giorno della festa patronale messinese, la festa della Madonna della Lettera.
Impegnato in quel momento nella campagna elettorale per le regionali, Martino ottenne che la conferenza si tenesse nella sua città natale sperando forse anche in una “benedizione”, dato che il grande incontro seguiva la bocciatura da parte del Parlamento francese dell’accordo sulla Comunità europea di difesa (CED).

La conferenza – si legge sul sito del Senato – “si svolse attraverso quattro sedute, dal pomeriggio del 1° giugno alle 4 di mattina del 3 giugno”. I primi due giorni non furono semplici ma il terzo giorno, venne adottata la “Risoluzione finale”, una serie di principi e d’intenti volti alla creazione della Comunità europea dell’energia atomica e di quello che diverrà, nel volgere di due anni con la firma dei Trattati di Roma del 1957, il Mercato Europeo Comune. Quelle furono in sostanza le basi dell’Unione Europea.
Ed è da quel momento che l’Europa intera e la città Messina sono sempre state unite, almeno nel simbolismo. E’ proprio nel 1955, infatti, che viene adottata ufficialmente la bandiera del Consiglio d’Europa che diventerà in seguito la bandiera dell’UE.
La descrizione ufficiale parla di una bandiera “costituita da un cerchio di 12 stelle dorate su uno sfondo blu. Le stelle rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa. Anche il cerchio è simbolo di unità, il numero delle stelle non dipende dal numero dei paesi membri”. Da cosa dipende allora?
Una possibile risposta arriva osservando la Madonna della Lettera, e ancor di più il suo stellario. 12 stelle. Le stelle sono quelle dell’Apocalisse che proprio al dodicesimo capitolo recita: «Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle». Il blu è nelle tradizioni cristiane il colore della Vergine per eccellenza.
Un simbolismo strettamente legato alla devozione mariana, dunque, con colori, simboli, e disposizione che però stride con la bocciatura di altri bozzetti presentati al Consiglio d’Europa che riportavano chiari riferimenti cristiani.

La storia ha, infatti, inizio con la fondazione già nel 1949 di un comitato per la selezione della bandiera europea e di un apposito concorso d’idee cui parteciparono diversi artisti. Molti furono i bozzetti con predominanza del blu, presenza di stelle o croci o simbologia circolare, come quello del politico austriaco e fondatore dell’Unione Paneuropea, il conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, che raffigurava una croce rossa dentro un cerchio giallo su drappo blu. Proprio il suo bozzetto fu rifiutato per il riferimento cristiano, considerata la presenza nel Consiglio d’Europa della Turchia, di predominante fede musulmana.
Venne invece scelto tra tutti il bozzetto di Arsène Heitz, pittore dilettante impiegato al servizio postale del Consiglio d’Europa e fervente cattolico,che sottopose una ventina di disegni (molti dei quali con chiari riferimenti biblici) tra cui anche la corona di stelle d’oro su drappo blu, ma presentò il suo progetto sostenendo che il dodici rappresentasse la sapienza antica, “un simbolo di pienezza”.

Figura 1 Altre due idee di bandiera nei bozzetti di Heitz
Il campo blu della bandiera – invece secondo la versione ufficiale – “intende richiamare il cielo ponentino scuro dell’occidente (in antitesi al cielo più luminoso del levante orientale).”

Solo successivamente Heitz ne fornì una spiegazione in chiave biblica, facendo riferimento a un’immagine della devozione alla Madonna propria dell’interpretazione cattolica.
La decisione definitiva sulla scelta della bandiera, inoltre, fu ufficialmente ratificata l’8 dicembre successivo dal Comitato dei Ministri, un giorno come gli altri o la data in cui la Chiesa celebrala festa dell’Immacolata Concezione?
“Il simbolo non è né allegoria né segno ma l’immagine di
un contenuto che per la massima parte trascende la coscienza”.
(Carl Gustav Jung)