La mancata moglie Asiatica

 

“Vuoi sposarti ?…ti assistiamo fino al matrimonio… con donne Asiatiche. Sapranno Amarti e prendersi cura di te.” E’ questo il banner che possiamo trovare nel sito di Diversamentegibile.it, una agenzia di viaggi specializzata per gli spostamenti dei disabili. Il banner si accompagna alla foto di un uomo in carrozzella, affiancato da una minuta e amorevole donna asiatica, che dal ponte di una nave da crociera appare soddisfatto della sua vita (http://diversamenteagibile.it/).

 

Dal banner alla notizia il passo è stato breve e su un quotidiano on-line abbiamo letto: “Vuoi sposarti? Offresi moglie asiatica per uomo in sedia a ruote” (http://redattoresociale.it/) . Un pezzo di alto giornalismo dove nel magnificare l’iniziativa di una cooperativa sociale di Napoli si sottolineava la fortuna avuta da un cieco e da un disabile.  “Il primo ha 48 anni, è cieco e vive in provincia di Caserta, l’altro, in sedia a ruote, è anche lui over 40 e arriva da Napoli”.

 

Quello che incuriosiva nel pezzo era la partecipazione di un sociologo, Carlo Niro (già operatore sociale per conto di diverse cooperative sociali che operano nel campo della disabilità e oggi promotore di Matrimonio asiatico, nonché responsabile servizio clienti) e la sua motivazione Lavorando, ho avuto modo di toccare con mano il desiderio di affettività e la frustrazione di non trovare una compagna presente in molti uomini con disabilità”.

 

Avevo deciso d’affrontare il tema con leggerezza e sobrietà…poi il ricordo di amici che non ci sono più mi ha chiamato ad affrontare una realtà che vede due bisogni di cui molti approfittano, le carenze affettive dei disabili e lo stato di bisogno delle donne dei paesi poveri che le trasforma da soggetti in oggetti, e non per forza sessuali.

 

E il ricordo vola a Saro, morto per cause naturali o per suicidio non è dato sapere, e alla sua schiena bifida, alla sua moglie disabile presa in una casa di cura, alla loro vita difficile e isolata nella Santa Teresa Riva d’allora e alla sua continua necessità affettiva che lo chiamava a travestirsi da donna. Chi era il soggetto e chi l’oggetto in quel rapporto ? Chi l’uomo e chi la donna ? Oppure il ricordo vola ad Emilio di Villafranca che per una lieve disabilità alla gamba e con una moglie ed un figlio che l’amavano si è buttato dal quinto piano di una palazzina per non essere stato capace di accettare se stesso.

 

Ecco che davanti a queste storie, che sono molto di più di quanto si dica o si racconti, titoli  come: “Offresi moglie asiatica per uomo in sedia a ruote” sono veramente insopportabili, offensivi sia per l’uomo che per la donna offerta come una mercanzia esotica e fanno veramente arrabbiare. Ed il fatto che il pezzo sia stato scritto da una donna e che forse l’intento era meritorio non giustifica lo stesso proprio niente e nessuno.  Ci si dovrebbe solo vergognare senza se e senza ma.

 

Non ho resistito più e adirato nello spirito e nella carne, mi sono  collegato al sito (http://matrimonioasiatico.it/index.htm) ho guardato una decina di foto di belle ragazzine asiatiche ed ho chiamato.

 

 Senta sono un disabile in carrozzina, chiamo da Messina, e vorrei sapere di cosa si tratta.

 

“Guardi noi abbiamo selezionato una serie di donne, insomma, molto serie, di valori molto forti. La famiglia, il proprio uomo e il proprio marito che è il centro della propria vita.”

 

Poiché ho visto questa storia in un sito di viaggi ed io sono un disabile, è connesso con i viaggi questa cosa ?

 

“Si è connesso con il viaggio, nel senso che bisogna necessariamente fare un viaggio per incontrare…per stare un po’ insieme e per decidere poi…diciamo, i fatti successivi”  

 

Senta non si potrebbe con un contatto on-line, una E-mail, una chat o un video che possa superare il viaggio perché mi viene veramente molto complicato.

 

“Si, comunque anche dopo un contatto E-mail e non c’è il viaggio… non si può andare oltre. Oppure si può fare in questo modo, poiché io ho altro personale in loco si può fare in modo di farla invitare in Italia… se l’altra parte è disponibile.”  

 

Mi spieghi, se nasce una situazione potrei invitarla io in Italia ?

 

“Si se lei (l’asiatica) poi fosse disposta a viaggiare senza averla incontrata prima. La cosa più semplice sarebbe andare li…ci sarei io o un’altra persona ad aspettarla con la donna”.

 

Ho capito. Senta, il servizio quanto costa, voi siete un’agenzia matrimoniale, com’è la cosa ?

 

“Heee, si. Però no c’è nulla d’anticipare, soltanto dopo l’incontro c’è una cifra da versare ma solo successivamente …intorno a 500,00 euro. “

 

500,00 Euro per voi come agenzia Matrimoniale, oltre le spese di viaggio e tutto il resto, giusto ? E le ragazze sono solo quelle del sito?

 

“Si… Ve ne sono altre che non abbiamo messo nel sito…se lei vuole qualche foto, giusto per farsi un’idea mi può mandare una E-mail ed io gliele mando. Così si fa un’idea e valuta la cosa.”

 

  

Cosa dire. E’ vero o non è vero ? Dal sito emergerebbe che si tratterebbe di una  cooperativa sociale ma la risposta sull’agenzia matrimoniale lascia un po’ perplessi. E’ solo un’agenzia di viaggi che vuole ampliare la sua clientela oppure è altro…? E qui mi taccio, perché non avendo prova alcuna potrei rischiare una denuncia per calunnia o diffamazione.

 

Pietro Giunta