Messina. Un post su facebook ha portato ieri sera vari manifestanti in Piazza Cairoli alle 22:30. Ad aspettarli in piazza, però, c’erano le forze dell’ordine e nessun organizzatore. La tentata protesta contro la chiusura dei locali alle 18:00 è durata 17 minuti.
Anche Messina ha deciso di aderire alle rivolte conto il coprifuoco e la chiusura alle 18:00 ei locali. Ma per i manifestanti non è andata bene.
Un post su facebook ha fatto radunare a Piazza Cairoli circa 30 persone per protestare contro la stretta del Governo rispetto la chiusura alle 18:00 di molte attività commerciali. L’evento organizzato sul social prevedeva una marcia pacifica da Piazza Cairoli alla Prefettura. Ma il risultato è stato diverso.
Alle 22:30, orario di partenza della marcia, più di sei volanti delle forze armate hanno accolto i cittadini scesi in piazza. Gli agenti della Digos hanno spiegato ai manifestanti che l’evento non era stato preavvisato presso la Questura. Dunque la manifestazione non era stata autorizzata. Ciò ha fatto sì che i contestatori nel tempo record di 17 minuti hanno abbandonato la piazza. Molti dei manifestanti, infine, si sono accordati sulla partecipazione della protesta indetta venerdì 30 ottobre dalle associazioni di categoria supportate dall’ex consigliere comunale Santi Zuccarello.
I commenti dei dimostranti sono stati vari: da chi criticava la partecipazione alla piazza confrontandola con quelle delle grandi città come Roma, Torino e Napoli; a chi ha criticato apertamente il sindaco De Luca e il Presidente della Regione Musumeci rispetto il botta e risposta sui social rispetto la possibilità di una soluzione univoca ai Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 25 ottobre.
In conclusione, la piazza di questa sera si è presentata come una risposta non esaustiva, di controtendenza e non allineata rispetto la protesta di sabato scorso dinanzi la Prefettura.