“Ci attaccano perché sanno chi siamo e che non possono incorrere in faide famigliari perche non è nella nostra logica di vita, visto il grande esempio che abbiamo avuto. E hanno ragione! Dovrebbe pensarci chi di dovere a difenderci…”.
Così parla ai nostri microfoni Paola La Rosa moglie di Carmelo Gatani nipote di Borsellino, a oggi gestori di un B&B di 5 camere a Cala Pisana a Lampedusa
“Una fascia limitata ma non meno pericolosa vede in noi forestieri degli obiettivi facili su cui scaricare rabbia e frustrazioni”.
Così Paola cerca di giustificare l’accaduto: “ Ve ne dovete andare da quest’isola, voi forestieri avete rovinato Lampedusa, dovete morire tutti! Noi a casa nostra facciamo quello che vogliamo!”.
Questo è quello che si sono sentiti gridare lei e il marito dopo essersi avvicinati a un gruppo di ragazzi sulla spiaggia vicino casa, non per chiedergli di andarsene ma solo di abbassare la voce.
L’aggressione verbale avvenuta tra il 13 e 14 agosto è stata preceduta nel 2004 da un incendio doloso che ha distrutto parzialmente casa di Paola.
Eppure Lampedusa accoglie migliaia di persone ogni anno. Cosa n’è rimasto delle immagini dei volontari, soprattutto del posto, che qualche mese fa, mesi che non scorderemo per le immagini e le storie che ci hanno lasciato, rispondevano con un sorriso alla paura generalizzata di ‘un’invasione’?
Paola La Rosa è attivista di Legambiente e anche tra i Fondatori del Comitato 3 ottobre.
Lei è sicura che l’ostinazione di questo gruppo, per fortuna circoscritto, non abbia a che fare con la sua presenza sul fronte migrazione e i rapporti con i migranti?
“Sono certa! È facile colpire chi qui non ha affetti o famiglia. La loro azione non avrebbe avuto una reazione e loro lo sapevano. La manifestazione che, l’altra parte dei lampedusani, hanno fatto per noi stava proprio a indicare a questa altra fascia/categoria… guardate che non sono soli”.
Chi è il lampedusano medio?
“Non esiste il lampedusano medio, come non esiste l’italiano medio. Esistono dei lampedusani ignoranti e frustrati. Un ambiente così piccolo li costringe a sfogarsi con una categoria a parte, con chi non è loro compaesano. Il problema è anche che chi dovrebbe lenire, curare e non lo fa!”.
Perché Lampedusa?
“Ho passato tutte le estati della mia infanzia in quest’isola, inoltre, possiedo una casa qui.
Io non voglio generalizzare! Se la maggioranza della gente fosse così, io non sarei venuta a vivere a Lampedusa, non lo avrei scelto… perché io l’ho scelto! Ho scelto di lasciare Palermo e raggiungere questa meravigliosa isola che ci ospita da ben 12 anni”.