“L’avevamo promesso. Lo facciamo”. Lo dice, via Twitter, Enrico Letta a proposito del decreto “che contiene le nuove norme di contrasto al femminicidio”. Una comunicazione ‘in diretta’ visto che il messaggio viene postato sul social network mentre e’ in corso la riunione del Consiglio dei ministri dedicata, tra l’altro, a questo argomento.
“C’era bisogno nel nostro Paese di dare un segno fortissimo, ma anche un cambiamento radicale sul tema”. Per questo Enrico Letta, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto per la lotta al femminicidio, si dice “molto orgoglioso che il nostro governo abbia deciso questo intervento”. Un provvedimento, sottolinea il presidente del Consiglio, che “deve dare un chiarissimo segnale di contrasto e di lotta senza quartiere” al triste fenomeno del femminicidio.
Un giorno storico per le donne ma anche per il diritto e l’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto legge in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere era attesa da tanto, da troppo tempo e innumerevoli sono state le vittime innocenti senza che lo Stato si dotasse di strumenti di prevenzione, contrasto e sicurezza per le donne umiliate, abusate, maltrattate se non anche schiavizzate. Ricordiamo come dietro il fenomeno disumano del femminicidio si nasconde la costruzione sociale del dominio maschile, in cui la violenza non assume solo il carattere estremo dell’atto ma anche il suo richiamo simbolico che rappresenta però una sconfitta per la società.
Il provvedimento prevede una serie di norme a tutela delle donne e dei loro figli, e può entrare nel novero dei paesi civili si commenta tra i banchi della maggioranza. “E’ stato fatto – commenta Silvia Velo, vicepresidente del Gruppo Pd – un importantissimo passo in avanti, nella consapevolezza che la lotta alla violenza non passa solo attraverso le leggi ma anche attraverso una rivoluzione culturale: contrasto e prevenzione devono andare di pari passo per una societa’ migliore”.
“E’ davvero un bel segnale che il Consiglio dei ministri abbia approvato, nella riunione odierna, un decreto legge contro il femminicidio, dichiarando, con le parole del Premier Letta, ‘una lotta senza quartiere’ alla violenza contro le donne. L’approccio scelto di prevenzione del reato e protezione delle vittime mi sembra quello piu’ corretto”. Lo afferma la senatrice democratica Anna Finocchiaro, presidente della prima commissione del Senato, che aggiunge: “Oggi il Senato ha anche approvato la modifica al decreto cosiddetto ‘svuota carceri’ che prevede la custodia cautelare in carcere e non piu’ gli arresti domiciliari per gli imputati di reato di stalking. Tutto questo significa che nel contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio si comincia a fare sul serio, che il diritto delle donne a non subire violenza viene assunto come una priorita’ e che, dunque, e’ in atto un cambiamento anche culturale che dara’ sicuramente i suoi frutti”, conclude Finocchiaro.
“Viene data alle Forze di Polizia la possibilita’ di buttare fuori da casa con urgenza il coniuge molesto che genera violenza”. Cosi’ il ministro dell’Interno Angelino Alfano al termine del Consiglio dei ministri. Sara’ possibile con “un’azione preventiva chiesta dal magistrato e disposta dal questore”.
“Sono tre gli obiettivi” che si vogliono raggiungere con “una serie di norme che abbiamo approvato oggi: prevenire la violenza di genere, punirla in modo certo e proteggere le vittime. Su questi obiettivi – continua il vicepremier Alfano – abbiamo organizzato una serie di norme che hanno scopo di intervenire prima che il reato venga commesso, punire il colpevole se il reato viene commesso e difendere le vittime”. Il decreto, tra le altre cose, aumenta di un terzo la pena se alla violenza assiste un minore di 18 anni e prevede maggiorazioni di pena se la violenza è commessa nei confronti di una donna in gravidanza o da parte del coniuge, anche se separato, e dal compagno, anche non convivente. “Stesso discorso varrà anche per il reato di stalking”, ha detto Alfano.
L’irrevocabilità della querela nei confronti del violento “e’ un fatto importante, perchè in passato spesso le donne per difendere i figli rinunciavano alla denuncia. E’ uno strumento importantissimo, di attenzione all’universo femminile”: lo ha detto il ministro della giustizia, Annamaria Cancellieri, a proposito del decreto sul femminicidio.
E il decreto approvato trova il suo annuncio in diretta proprio dai polpastrelli dello stesso premier Enrico Letta che lo twitta a seduta in corso:“L’avevamo promesso. Lo facciamo”.