Lipari la culla del teatro

Quarant’anni di scavi archeologici condotti nelle Isole Eolie, e in particolare a Lipari, hanno riportato in vita il più grande patrimonio di maschere, statuette e crateri con figurazioni di carattere teatrale che, costituiscono la più completa documentazione di reperti connessi a tutto il mondo teatrale greco; oggi esposti presso il Museo Archeologico Eoliano.  Il corpus più vasto e completo relativo alla maschera teatrale e al costume scenico che ci sia pervenuto dall’antichità classica, un vero e proprio ‘giacimento di memoria teatrale’.

Grazie a questi rinvenimenti siamo in grado di ripercorrere due secoli di teatro greco: dall’epoca dei grandi tragici Sofocle ed Euripide, fino alla commedia nuova di Menandro.

‘Maschere e favole’ è il titolo della lezione spettacolo ideata da Filippo Amoroso e incentrata sul tema della comicità greca di Menandro.

La recente scomparsa del maestro Prosperi e quella quasi contemporanea di Renato Mambor hanno colpito emotivamente il mondo della cultura teatrale italiana.

Filippo Amoroso e Beatrice Bordone Bulgari hanno concordato di rendere omaggio alla memoria, riproponendo nel teatro di Lipari, realizzato dal Professor Bernabò Brea, una esercitazione menandrea, fondata sui brani delle commedie La Donna di Samo, l’Arbitrato e lo Scorbutico, nella traduzione e rielaborazione drammaturgica di Filippo Amoroso.

Beatrice Bordon Bulgari curerà la ricostruzione e la riproposizione della scena allora disegnata da Renato Mambor e realizzerà una nuova serie di costumi.

Punto centrale del progetto saranno ancora una volta le maschere ricostruite mirabilmente dall’artigiano Silvio Merlino, basandosi sui modellini riportati alla luce nelle tombe di Lipari e studiati e descritti dal Professor Bernabò Brea.

Le terracotte liparesi riferibili alla commedia nuova sono ad oggi quasi quattrocento.

A queste riproduzioni, attualmente in possesso dell’ex Ente Provinciale di Messina, che ne concede l’utilizzazione, si aggiungeranno altre 14 maschere realizzate successivamente da Stefania Mortelliti per una rappresentazione di Prosperi de L’arbitrato.

Inoltre si cercherà di ottenere le realizzazioni similari compiute dell’Università di Glasgow sulla base di un patrimonio di mascherine provenienti da Lipari in possesso del museo di quella città.

Infatti, già Adriano Lurissevich utilizzò maschere teatrali ricostruite sulla base dei reperti archeologici provenienti dalla necropoli greca liparese, per la realizzazione di “Menandro in maschera, studio della messinscena de il Misantropo di Menandro”, un progetto durato tre anni, mosso dall’università di Glasgow e abbracciato poi da vari enti. Le maschere sono state ricreate a grandezza naturale attraverso una scansione digitale in tre dimensioni dei reperti in miniatura, riproducendole in scala maggiore.

Sarà realizzata, pertanto, una esposizione scientificamente ragionata di tutte le realizzazioni di maschere modellate sulle terre cotte liparesi.

La parte scientifica della mostra si dedicherà a studiare e raffrontare le tecniche di costruzione, i materiali realizzati, le colorazioni e tutti gli elementi accessori della maschera facciale.

Uno spettacolo il 7 novembre inaugurerà a titolo esplicativo il progetto, che potrà avere successive rappresentazioni in altre sedi. 

Durante il periodo delle prove e degli spettacoli, gli attori professionisti, specializzati nell’uso delle maschere, si impegneranno a formare un gruppo di giovani liparesi appartenenti alla compagnia drammatica locale, Piccolo Borgo Antico di Lipari, per renderli in grado di sostituire i professionisti nelle rappresentazioni.

Una parte esemplificativa del patrimonio di scene, compresi costumi e maschere, resterà esposto presso il museo di Lipari, rendendo possibile così, dietro richiesta di visitatori e turisti, la rappresentazione dello spettacolo a cura dei giovani liparesi nel corso di tutti i giorni degli anni successivi.

L’Associazione “Teatri Storici di Sicilia”, con il Patrocinio dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, inaugura a Lipari, al Complesso Monumentale Santa Caterina, venerdì 6 novembre alle 18.00, l’esposizione delle maschere. Il giorno dopo, 7 novembre, nella Cavea teatrale moderna alle ore 12, Filippo Amoroso terrà la prima Lezione Spettacolo di “Maschere e favole”, introdotta dalla prof.ssa Elisabetta Matelli, nel pomeriggio avrà luogo la prima rappresentazione de La Donna di Samo scene tratte dallo spettacolo di Mario Prosperi e altri brani di Menandro, prodotta dall’associazione Teatro dei Due Mari.

Le rappresentazioni sono articolate tra lezioni esplicative e scene dimostrative e prevedono anche la partecipazione attiva del pubblico. Le lezioni spettacolo hanno lo scopo di far conoscere la commedia greca nei luoghi preposti da questa civiltà nel territorio della Sicilia attraverso l’utilizzo delle maschere della commedia antica.

Le Isole Eolie sono molto di più che località balneari, come in generale tutto il territorio Siciliano. Storia, cultura, teatro e beni artistici unici. L’attenzione mostrata verso il nostro patrimonio archeologico e teatrale negli ultimi anni, sembra finalmente dar merito e onore al  Professor Bernabò Brea, colui che si è impegnato affinché tutto questo venisse riportato alla luce. 

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