Mala tempora currunt per i consiglieri fannulloni

Per Lucy Fenech le parole hanno un significato e per questo motivo ha portato Palazzo Zanca a riflettere sull’importanza della partecipazione effettiva.

 Una delibera e due punti cruciali  hanno riportato le lancette dell’orologio sul piano delle buone proposte che dovranno-lo precisiamo- approdare ad una fase operativa. Il consigliere  di Cambiamo Messina dal basso ci ha spiegato l’origine della proposta: “In questi giorni mi sono preparata accuratamente facendo un’indagine seria su molte città italiane. Ho visto che negli altri comuni non vige il criterio della doppia convocazione. Questo in questa città ha creato un meccanismo particolare. Molti consiglieri disertavano e si davano alla fuga. Tra le varie leggi quella del 2008 ha sancito un punto di svolta. Infatti la parola magica: “partecipazione effettiva” demarca un po’i confini della buona amministrazione. La corte dei Conti in particolare ha segnato bene i limiti aprendo le porte poi al mondo delle sedute deserte, ai danni erariali e le possibile pene a cui si va incontro. Le proposte di Lucy Fenech non fanno una grinza anche quando ci racconta che questa proposta potrebbe diventare un modo per tutelare il comune da potenziali dormienti e mali amministratori della “res pubblica” troppo spesso impegnati a scaldare i banchi della sedute comunali anziché partecipare attivamente alle mille problematiche che attagliano Messina. A tal proposito l’altro nodo cruciale è quello dei gettoni di presenza ,oggi fissato a 16 presenze che costa ai contribuenti e quindi anche a tutti i cittadini messinesi la bellezza di cento euro a seduta, ergo 1600 euro mensili per singolo rappresentante. Il segnale quindi non è un semplice atto di buona volontà ma un’arma nuova che l’amministrazione comunale capeggiata da Renato Accorinti potrebbe usare per punire chi di fatto non fatica e la stessa potrebbe essere usata per rifocillare le casse del comune quando il rappresentante del consiglio si dimostra furbetto.

L’affondo di Cambiamo Messina Dal Basso ha preso come modello La Spezia e il modus operandi che coadiuva la giurisprudenza alla buona amministrazione. Ma vediamo in particolare  cosa prescrive la legge alla voce evoluzione del concetto di danno e nuove figure:” Rientrano a pieno titolo tra gli interessi collettivi l’interesse primario al buon andamento della funzione amministrativa, la sua gestione in maniera efficace, efficiente ed economica, che, se pregiudicati, determinano quella lesione d’immagine (danno-evento) che la Corte dei Conti ha studiato a fondo, definendone anche i punti di riferimento per la determinazione degli importi occorrenti per il ripristino del prestigio leso”. In sostanza la norma è chiara ed efficace e se correttamente applicata potrebbe garantire a tutte le amministrazioni d’Italia e anche a Messina, un nuovo corso, e forse il principio del chi “rompe” paga può tornare a far impallidire tutti quei politicanti e teatranti che usano  impropriamente i soldi del cittadino e la casa comunale come un luogo di ritrovo di nullafacenti. La giornata di oggi insomma potrebbe restituire ancora più fiducia ai cittadini che da lontano esigono che “i custodi” del bene comune facciano fino in fondo il proprio dovere senza se e senza ma come ha sottolineato in chiusura all’intervista Lucy Fenech:” Noi abbiamo una responsabilità nei confronti della cittadinanza per questo dobbiamo anche cominciare a parlare di danno erariale. Il nostro lavoro è importante e impegnativo e per questo speriamo nei prossimi giorni di rispondere ad ogni singolo problema con delle soluzioni adeguate senza proclami e false speranze. I primi segnali sono anche arrivati spostando i dirigenti e chiedendo ad ogni settore di riflettere sulle proprie criticità, sul personale in esubero e tutto quello che può essere utile allo studio di un progetto adeguato”.

 Certo però un pensiero corre alla matematica, ai soldi, a quelli sprecati e a quelli che sono stati presi indebitamente dopo una seduta mordi e fuggi e  ci ha consegnato una città che grida riscatto e anche giustizia.

In allegato la  delibera

CONSIGLIO_COMUNALE.pdf

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