Solo due giorni fa avevamo documentato le proteste di alcuni abitanti di “Case Zancle”, che, a nome di tutti, lamentavano l’assoluta mancanza di acqua nel popoloso quartiere – ghetto a cui sono stati assegnati. La loro protesta non lamentava solo la mancanza del prezioso liquido ma soprattutto l’inesistenza delle attività in loco dei rappresentanti di quartiere, ben attivi, invece, su Facebook, pronti a attribuirsi meriti e battaglie
Oggi ci perviene una trasmissione dell’assessore che comunica a noi e agli abitanti che sarebbero stati presi immediati provvedimenti, e così è stato.
Ecco che alle ore 15 sopraggiunge una eccezionale carovana, mezzi dell’esercito, vigili del fuoco, Corpo Forestale e Protezione civile. Si tratta di cinque autobotti pronte a immettere acqua nei serbatoi delle autoclavi dei condomini interessati, ad esse fanno seguiti alcuni mezzi della protezione civile carichi di confezioni di acqua da 2 lt per 6.
Tutto bene ci verrebbe da dire. E invece no, Tutti i mezzi sono fermi sull’unica strada di collegamento, da oltre un ora, in attesa che il presidente di quartiere o chi per lui venga a ricevere le consegne e impartisca disposizioni.
Se tutto ciò può sembrare ridicolo non ci fa comunque sorridere, soprattutto vedendo che i mezzi in questione sono OBBLIGATI a sostare su una strada interessata da oltre due anni da una frana, sulla quale il comune è intervenuto solo parzialmente, per il resto si è limitato a appore dei cartelli che ne vietano il transito e la sosta a veicoli superiori a 1,8 t. (un automobile di grossa cilindrata) Peccato che ognuna di queste autobotti pesi oltre 40 t.
Il rischio è reale, la strada sotto di se è in parte vuota e presenta vistose crepe e avvallamenti.
I cittadini di case zancle continuano, da lontano a aspettare increduli mentre gli autisti delle autobotti cercano un riparo fra i parcheggi di un condominio terzo.
Nel frattempo arriva il comunicato che da domani tutto torna alla normalità