Diciamocelo chiaramente, il SUD è un deserto politico, lo è in termini di partecipazione, lo è in termini di idee e proposte, lo è in termini operativi, e tutto questo ha una ragione ben specifica.
Vi siete mai chiesti il perché la maggior parte dei Partiti, dei Movimenti, delle espressioni Politiche abbiano sede al Nord? Tralasciando il fattore del Gap infrastrutturale tra le “due Italie” cos’è che spinge le espressioni Democratiche a trovare vita e radici “su al nord”? Semplice, il fatto che da Roma in su vi sia una vivacità, un attività ed un attivismo Politico molto dinamico che crea un contesto assolutamente favorevole alla partecipazione, alla formazione ed alla creazione di forti linee ed espressioni Democratiche
Ma perché tutto questo? Cosa causa questa differenziazione? La risposta è presto data, al SUD si vive per sopravvivere e per vivere, basta fermarsi a riflettere un attimo e vedere come la partecipazione Politica e Civica richieda del tempo, richieda una mente abbastanza libera da permettere di pensare alle attività Sociali e Politiche, c’è bisogno di una base economica che possa incrementare il tempo investito in attività Politica e Sociale, ma tutto questo, a SUD, manca del tutto, manca quel minimo benessere necessario che ci permetta di darci una Politica di qualità.
E’ un maledetto circolo vizioso: Senza una stabilità ed un contesto stimolante ed adatto ad una Politica partecipata, dinamica e formata non vi possono essere quelle Persone necessarie ad attuare una Politica utile alla creazione di un contesto Politicamente stimolante, mancano i formatori e gli studenti.
Il male endemico di una Politica Meridionale qualitativamente bassa è l’incompatibilità tra la Partecipazione di qualità e l’assenza di benessere, ciò è dovuto a diversi fattori, storici quanto attuali, ma che ci condannano a non essere protagonisti del presente e del futuro dei nostri territori.
Quanto detto è un dato di fatto, è palese, è papabile, è riscontrabile, ma non siamo senza speranza, non lo siamo se riusciamo a comprendere che l’attività Politica (ed attenzione, che con tale termine intendo definire l’attività sui territori, tra le strade, il confronto, le proposte, il dinamismo, le idee, l’impegno, l’ascolto, l’organizzazione organica e continuativa) è un diritto necessario ad ogni cittadino per vivere una Vita con la V maiuscola e con essa il suo necessario benessere per applicare una Politica di qualità, per farla.
Fare Politica è un diritto, vivere all’interno di un clima stimolante ed adatto in tal senso anche, prendiamone atto, farlo è già il primo passo nel rilancio del nostro presente e futuro, della nostra persona e del nostro essere cittadini.