Studentessa disabile? Niente Maturita’

La storia riguarda una ragazza maturanda di una scuola di Salerno a cui è stato negato il sostegno necessario alla sua preparazione all’esame di Stato.

Studentessa di Salerno rischia di non poter svolgere il suo esame di Maturità e, di conseguenza, di perdere l’anno scolastico. Non è l’ennesima storia di insufficienze in pagella che non permettono l’ammissione agli esami quella che oggi vi stiamo per raccontare, ma piuttosto una storia di diritti negati appresa dal sito specializzato “Tecnica della scuola”. Infatti, la ragazza in questione è sordomuta dalla nascita e rischia di non poter svolgere il suo esame di Stato per via del sostegno necessario di cui avrebbe bisogno.

UN OPERATORE PER POTER FARE LA MATURITÀ – Infatti, la studentessa disabile avrebbe bisogno non solo di un prof di sostegno, ma anche di un operatore qualificato per l’assistenza socio-sanitaria. Senza la presenza dell’operatore al suo fianco, rischia di non riuscire a prepararsi in maniera adeguata ad affrontare la Maturità. Peccato che, nonostante le sia stato assegnato un prof di sostegno per 18 ore settimanali, dell’operatore di cui la studentessa ha assolutamente bisogno non si vede nemmeno l’ombra.

OPERATORE ASSENTE – “Stiamo vivendo un calvario, ma andiamo avanti e siamo pronti a lottare per il bene di nostra figlia”. Queste le parole con cui la mamma della maturanda descrive la vera e propriaguerra che sta combattendo per la dignità della figlia. La causa della mancata assegnazione dell’operatore socio-sanitario sembrerebbe la grave forma invalidante di sordomutismo della studentessa.

SCUOLE RISARCITE IN SICILIA – Questa notizia arriva ad appena pochi giorni da un’altra relativa, allo stesso modo, all’assenza degli insegnanti di sostegno. Infatti, la scorsa settimana, il Ministero dell’Istruzione è stato condannato dal Tar della Sicilia a versare mensilmente la somma di 1000 euro alle famiglie dei ragazzi disabili per ogni mese che questi hanno passato senza insegnante di sostegno. Il rimborso riguarda sei scuole di Palermo ed Agrigento in cui gli studenti non sono stati affiancati da insegnanti di sostegno nonostante gli spettassero di diritto per proseguire gli studi alla pari dei loro coetanei.