Canali preferenziali per la vaccinazione e attività didattica da remoto soltanto per coloro che non potranno usufruire della vaccinazione. Queste sono le due novità enunciate dal Rettore dell’Università degli Studi di Messina Salvatore Cuzzocrea.
Una lettera rivolta a tutto il personale accademico. I docenti, i tecnici, i funzionari e gli studenti dovranno essere muniti di green pass. La certificazione verde, entrata in vigore il 6 agosto 2021, sarà difatti necessaria per poter accedere alle attività dell’Ateneo. Una decisione che si prospetta pienamente in linea con il decreto legislativo n. 11 del 2021 riportante le linee guida per la riapertura in sicurezza degli Atenei siciliani.
Già negli scorsi giorni, gli altri Atenei siciliani si erano uniformati pienamente alle predisposizioni governative sottolineando ancora una volta la necessità del Green Pass per la sicurezza nei luoghi di lavoro e della conoscenza.
In aggiunta, il Rettore di UniMe ha voluto sottolineare che dopo 18 mesi di emergenza pandemica e di chiusura e, in parte, interruzione delle attività accademiche si tornerà in presenza nel rispetto dei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) che si sono susseguiti nel tempo.
Difatti, in molti corsi di studio, le aule non sono frequentate dal lontano 5 marzo 2020, giorno in cui entrava in vigore la sospensione dell’attività universitaria sino al 19 marzo e, in seguito ad altre circolari e alla zona rossa nazionale, a data da destinarsi.
Cosa è successo lo scorso anno accademico?
Durante lo scorso anno accademico, gli universitari messinesi hanno potuto godere in parte della didattica mista: le matricoli, ovvero i primi anni, hanno avuto la possibilità di frequentare in modalità blended durante il primo semestre. Gli studenti degli altri anni accademici hanno dovuto uniformarsi alle decisioni prese dal Rettore e dai singoli Direttori di Dipartimento.
Differente è ciò che è avvenuto nei successivi sei mesi: didattica in presenza soltanto in quei corsi nei quali si è registrata una frequenza maggiore di 10 studenti, a prescindere dagli iscritti all’intero corso.
Ciò è stato un forte discrimine soprattutto per quei corsi di laurea che hanno sempre registrato un basso numero di frequentati, diminuito fortemente anche dalla mancanza di garanzie e certezze dovute al susseguirsi di cambio colore dei vari comuni.
Le previsioni del ritorno in frequenza deve, però, essere accompagnata da maggiori garanzie per gli studenti fuori sede o pendolari. Il costo di un affitto, il costo di un abbonamento mensile o annuale sono rilevanti nella vita degli studenti e devono essere presi in considerazione per un’apertura che sia duratura nell’arco del prossimo anno accademico.
Infine, il Rettore Salvatore Cuzzocrea annuncia la possibilità di vaccinarsi tramite canali preferenziali garantiti dal medesimo Ateno e dichiara il proseguimento della didattica a distanza solamente per quegli studenti che, per motivi di salute, non possono sottoporsi alla vaccinazione.