VAMPIRI EMOTIVI: ECCO CHI SONO REALMENTE

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“Noi amiamo quello che conosciamo nel tentativo di conoscere l’amore che non abbiamo mai conosciuto”

Sarà capitato probabilmente a tutti nella vita di incontrare i cosiddetti vampiri emotivi ovvero i manipolatori affettivi: soggetti incapaci di provare empatia, senso di colpa e un genuino interesse per l’altro; individui privi di una reale personalità e perciò molto abili ad indossare costumi diversi a seconda della vittima prescelta e della strategia migliore per affascinarla.
Da principio attraente, gentile, apparentemente perfetto, l’esatto opposto di come viene caratterizzato un “mostro”, dà l’impressione di essere brillante in tutto ciò che fa, inoltre sommerge di lusinghe, promesse e premure; potenzialmente, chiunque potrebbe cadere nella sua rete e rimanerne invischiato, trovando impossibile sfuggire alla cattura
Ottenuta la complicità, lo scopo del manipolatore diviene chiaro: rendere l’altro dipendente, prosciugare la sua energia, proiettare il proprio senso di inadeguatezza, trasformando le attenzioni benevole in maltrattamenti e offese, al fine di assoggettare.
La perversità della relazione non è subito evidente, ma tende a degenerare man mano che le resistenze della vittima si assottigliano, fino a portarla ad assecondare ciecamente il manipolatore senza la possibilità di un confronto reale.

COME RICONOSCERLI

Comunicano in modo inadeguato
Aggressivo o ambiguo, il manipolatore ha lo scopo di destabilizzare l’interlocutore tramite continue interruzioni, capovolgimenti e silenzi; può essere sarcastico per celare l’ostilità o usare un linguaggio sofisticato per rendersi inafferrabile.
Essere ascoltati e ottenere un autentico scambio di vedute può risultare molto difficile.

Inducono sensi di colpa
Il manipolatore potrebbe presentarsi come una vittima indifesa, suscitando compassione per procurarsi attenzioni; si tratta, tuttavia, di un potente gioco che assicura l’instaurarsi precoce dell’intimità, in cui gelosia e senso di possesso sono alquanto comuni.
Lo scopo è quello di colpevolizzare l’altro mediante critiche aspre e continue, con la pretesa che migliori per soddisfare le sue insaziabili aspettative.

Non risparmiano menzogne, sotterfugi e raggiri
L’atteggiamento seduttivo del manipolatore affettivo svanisce non appena la preda viene catturata. Da questo momento in poi, potranno avvicendarsi promesse, scuse e illusioni.
Il completo disinteresse nei confronti delle persone lo spinge a non assumersi alcuna responsabilità e ad attribuire ogni colpa agli altri, per fare prevalere le proprie ragioni.

Esercitano violenza psicologica intermittente
Può mostrare un’aggressività passiva, rifiutandosi di fare qualcosa per l’altro e deludendone le aspettative, oppure può essere apertamente denigrante ed umiliante; è subdolo, altera i suoi atteggiamenti illudendo la vittima di essere cambiato per poi frustrarla nuovamente, generando in lei confusione e smarrimento.

Sono anaffettivi ed egocentrici
Per sottrarre dignità all’altro, il manipolatore affettivo non si interessa mai a l’altro: pone sempre se stesso e i propri bisogni al centro dell’attenzione, inventa ogni giorno nuovi problemi sopravvalutandoli a discapito di quelli altrui; il rischio che la vittima venga risucchiata in esigenze non proprie, arrivando a rinunciare completamente alla propria vita.
L’obiettivo finale è quello di renderla dipendente, far vacillare la fiducia in se stessa e privarla dei suoi punti di riferimento, in modo da prolungare all’infinito il “gioco”.

COME DIFENDERSI

E’ importante, nel frattempo, imparare a tutelarsi da una relazione abusante sia se la stai per intraprendere, sia se ci sei dentro fino al collo.. MA RICORDA CHE : PUOI SEMPRE USCIRNE NON E’ MAI TARDI!
Per farlo inizia a riconoscere i segnali di pericolo:

• Basati sui fatti e mai sulle parole che ammaliano, che confondono, che ti fanno sorgere dei dubbi su quello che vedi, senti e provi
• Non chiuderti, anche se il partner abusante e manipolatorio cerca di fare terra bruciata intorno a te, proprio per evitare che confrontandoti con il mondo esterno tu possa “svegliarti” dal suo incantesimo malefico.
• Non rivelare troppi aspetti di te alle persone prima di averle conosciute bene, se non sei bravo/a a non cadere nei ricatti affettivi e nelle trappole che i vampiri energetici tendono per poterti parassitare.
• Se hai avuto un genitore tiranno, anaffettivo, distaccato, assente, ambivalente/intermittente o svalutante stai pur certo/a che hai il lanternino per le relazioni patologiche e che in questa certezza della pena, ti resta solo la libertà di decidere quale ruolo avere, se la vittima, se la crocerossina, se l’idealista romantica… in ogni caso hai un passaporto garantito per il masochismo relazionale.
• Fai attenzione a chi ti investe completamente della responsabilità di renderlo/a felice o che suscita in te reazioni di allerta, di allarme “devo aiutarlo/a”, “devo salvarlo/a” di chi ha un vuoto esistenziale perenne e che non sembra trarre beneficio da nessun tipo di gioia della vita.
• Fai attenzione a chi vuole salvarti nonostante tu non ne abbia bisogno e non lo abbia chiesto, che intuisce ciò di cui tu hai bisogno e te lo da prima che tu possa chiederlo, che ti ricopre di regali, ti fa dei favori, acquista per te dei beni, si espone, sembra arrivare come un supereroe/eroina con una cassa di acqua in un arido deserto. Forse un domani tutto questo avrà un prezzo.
• Se sei in una relazione con un narcisista valuta il suo grado di consapevolezza, se si riconosce ed ammette i suoi limiti ha maggiori probabilità di riabilitarsi se va in terapia.
• Per sganciarti definitivamente da un manipolatore devi disintossicarti dalla dipendenza e dagli agi economici e non che lui/lei ti ha dato e quindi devi essere pronto/a a dare il giusto valore alle cose e rinunciare ai vantaggi che ti garantisce. Sta a te decidere se conta più la macchina, la casa o TU

Manipolazione e violenza purtroppo sono una di quelle epidemie che conoscono pochi limiti o frontiere, possiamo ritrovarcela in qualsiasi luogo del pianeta e ha tantissimi volti; ad ogni modo RICORDA CHE : PUOI SEMPRE USCIRNE NON E’ MAI TARDI!

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